Queste sono:
1. alterata glicemia a digiuno (IFG), quando i valori della glicemia a digiuno sono compresi fra 100 e 125 mg/dl
2. alterata tolleranza al glucosio (IGT), quando la glicemia 2 ore dopo il carico di glucosio è compresa fra 140 e 200 mg/dl.
Individuare queste due condizioni che configurano il cosiddetto “prediabete” è importante, non solo perché indicano un rischio elevato di sviluppare il diabete, ma anche e soprattutto perché sono campanelli di allarme per eventi cardiovascolari, tanto che, non di rado, tali patologie sono già presenti allorché si diagnostica il “diabete conclamato“. Inoltre si associano spesso a sovrappeso o obesità, dislipidemia, ipertensione arteriosa, condizioni almeno in parte correggibili nel corso del tempo.
Quali sono i fattori di rischio diabetico?
– età superiore a 45 anni
– sovrappeso, obesità
– spiccata sedentarietà
– parentela, specie se di primo grado, con un diabetico
– aver partorito un figlio di peso superiore a 4 kg alla nascita o aver avuto il diabete gestazionale
– intolleranza al glucosio (IGT) o alterata glicemia a digiuno (IFG)
– ipertensione arteriosa
– appartenenza ad un gruppo etnico ad alto rischio (ispano- americano, asiatico, africano)
– peso alla nascita superiore a 4 kg o inferiore a 2,5 kg
Compre prevenire il diabete?
– alimentazione sana (ad esempio seguendo una dieta mediterranea)
– esercizio fisico
– controllo del peso corporeo
Molti studi hanno evidenziato una riduzione fino al 60% del rischio di insorgenza del diabete seguendo queste poche regole.
Le diagnosi
La diagnosi di diabete mellito viene formulata in caso di:
• sintomi di diabete: poliuria (bisogno di urinare molto), polidipsia (bisogno di bere molto), perdita di peso non chiara, in presenza di questi sintomi e con evidenza di un valore di glicemia casuale (cioè in qualunque momento della giornata) uguale o superiore a 200 mg/dl
• glicemia a digiuno uguale o superiore a 126 mg/ dl
• glicemia uguale o superiore a 200 mg/dl durante una curva da carico di glucosio (OGTT)
• emoglobina glicata uguale o superiore a 6.5%.
Mentre il diabete di tipo 2 (quello ad insorgenza prevalente nell’età adulta) spesso non si manifesta con sintomi evidenti ma solo con valori glicemici elevati (perciò è possibile che venga diagnosticato casualmente), il diabete mellito di tipo 1 (ad insorgenza infantile e giovanile) ha un esordio acuto, con sintomi molto accentuati (come la perdita rapida di peso, disidratazione), ed è spesso correlato a episodi febbrili.
Purtroppo non è possibile prevenire il diabete mellito di tipo 1, che è caratterizzato da deficienza di produzione di insulina, e che quindi richiede necessariamente la terapia insulinica.