L’atrofia vulvo vaginale è ancora oggi sottostimata e parlarne è fonte di imbarazzo per migliaia di donne. Eppure ha un’incidenza altissima: in Italia ne soffrono una donna su due dopo la menopausa. Questa patologia comporta secchezza vaginale, prurito e dolore ai rapporti sessuali e ha quindi un forte impatto sulla qualità di vita della donna.
L’atrofia vulvo-vaginale è una condizione cronica che tende a peggiorare nel tempo. Si caratterizza per l’assottigliamento della mucosa vaginale, con conseguente riduzione della vascolarizzazione, dell’elasticità e del grado di idratazione. Inoltre, comporta un aumento del pH vaginale associato a una riduzione dei lactobacilli, batteri buoni che proteggono la flora delle mucose vaginali.
Spesso però le donne tendono a non parlare di questo disagio e quindi a non curarsi. Eppure la soluzione c’è ed è indolore e senza rischi per la paziente.
Si tratta del trattamento CARESS FLOW che mette in sinergia due elementi naturali: l’ossigeno molecolare e l’acido ialuronico. Il primo serve a riattivare la microcircolazione, a rigenerare i tessuti e a stimolare il turnover cellulare e agisce come battericida anaerobico. L’acido ialuronico invece ha un elevato potere idratante che agisce sul mantenimento del turgore, della plasticità e forma i tessuti.
Il trattamento contro l’atrofia vulvo vaginale consiste nell’erogazione di ossigeno e ossigeno con acido ialuronico attraverso il dispositivo Caress Flow e l’uso di cannule monouso.
Questo trattamento rispetto all’utilizzo di laser o radiofrequenza, non ha un decorso post intervento, non prevede il riposo o l’uso successivo di creme. È indolore, non invasivo, senza effetti collaterali, senza rischi e veloce.
CARESS FLOW è indicato anche per trattare la vestibolite, la candidosi recidivante, il bruciore uretrale, l’incontinenza urinaria e il Lichen.
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