Il long Covid è ormai una condizione molto diffusa: stanchezza estrema, difficoltà respiratorie, nebbia cognitiva sono solo alcuni dei sintomi che caratterizzano molti pazienti guariti dal Covid-19 che, però, fanno fatica a tornare alla vita di prima.
Per long Covid si intende sia lo stato di malessere tra le 4 e le 12 settimane dall’infezione (malattia Covid-19 sintomatica persistente), sia i sintomi dopo la 12esima settimana (sindrome post-Covid19).
Secondo l‘Organizzazione mondiale della sanità 1 su 4 dei soggetti affetti da Covid-19 ha sintomi che persistono a distanza di 4-5 settimane dal riscontro della positività e 1 su 10 presenta sintomi dopo 12 settimane. Si tratta di una condizione che può riguardare le persone di tutte le età e che non necessariamente abbino manifestato sintomi clinici durante l’infezione acuta.
Alcuni fattori, tuttavia, sembrerebbero favorirne l’insorgenza, come per esempio l’età avanzata, il sovrappeso, l’ospedalizzazione, la presenza di patologie pregresse e pare il sesso femminile, forse a causa di una reazione autoimmune più forte rispetto all’uomo.
Quali sono i principali sintomi?
Si tratta di una malattia che coinvolge più organi, quindi i sintomi sono estremamente vari e spesso difficili da collegare tra loro. Possono presentarsi sia singolarmente che combinati, essere transitori, intermittenti o costanti, mutare durante il decorso. L’Istituto superiore di sanità classifica i sintomi principali in stanchezza e affaticamento eccessivi (astenia), febbre, dolori muscolari e articolari (mialgie, artralgie).
- I sintomi polmonari: difficoltà nella respirazione, affanno, tosse persistenti
- I sintomi cardiovascolari: tachicardia, senso di oppressione al torace e dolore toracico, irregolarità del ritmo cardiaco (aritmie), alterazione della pressione arteriosa
- I sintomi neurologici: cefalea (talora non risolvibile con antidolorifici), nebbia cognitiva, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, perdita di gusto e olfatto (ageusia, anosmia), formicolio e intorpidimento agli arti (neuropatie periferiche)
- I sintomi psichiatrici/psicologici: ansia con eventuali sintomi ossessivo-compulsivi e depressione
- I sintomi gastrointestinali: dolori addominali, nausea e vomito, diarrea, reflusso gastroesofageo
- I sintomi otorinolaringoiatrici: ronzii e fischi alle orecchie (acufeni) e otalgia, mal di gola e difficoltà a deglutire (faringodinia, disfagia)., alterazioni del tono della voce (disfonia)
- I sintomi dermatologici: eruzioni papulo-squamose, rash morbilliformi, eruzioni orticaroidi, alopecia
- I sintomi ematologici: alterazioni della coagulazione (trombosi dei vasi polmonari ed embolia)
- I sintomi renali: presenza di sangue nelle urine (ematuria), perdita di proteine nelle urine (proteinuria)
- I sintomi endocrini: iperglicemia (diabete)
Cosa fare?
Il paziente guarito dalla fase acuta del Covid-19 può necessitare di un percorso diagnostico e riabilitativo dedicato in strutture sanitarie qualificate. Il Gruppo Vasari mette a disposizione un’equipe multidisciplinare che permette, infatti, di fornire un approccio integrato di diagnosi e terapia al paziente che ne manifesta la necessità.