La cervicalgia, comunemente chiamata “cervicale”, è un dolore nella regione posteriore del rachide cervicale. È una delle patologie tra le più diffuse in Occidente: interessa le vertebre superiori, lungo la colonna cervicale, quelle che sostengono collo e testa.
Sei italiani su 10 soffrono di problemi alla cervicale: ma quello che sembra un semplice dolore al collo non deve essere sottovalutato da un punto di vista clinico, posturologico e, a volte, anche psicologico.
La cervicale può, se ignorata, creare problemi gravi che arrivano a interessare più organi e apparati. Si possono verificare contratture muscolari oppure infiammazioni articolari, con la conseguente riduzione delle funzionalità di spalle e collo.
Quali sono i sintomi dei problemi alla cervicale?
I sintomi possono variare dal dolore alla sensazione di una forte tensione, e si manifestano dalla testa alle spalle fino alla zona dorso-lombare. Ma per essere più specifici va sottolineato come la zona interessata dal dolore rappresenti il primo fattore per distinguere il dolore cervicale in tre categorie:
- cervicalgia propriamente detta. Determina, oltre al dolore al collo, una rigidità muscolare che limita la mobilità della zona interessata. Spesso viene confusa con il torcicollo
- sindrome cervico-brachiale che si distingue per un irradiamento del dolore a spalle e braccia, con propaggini che possono interessare la mano. Un segnale importante può essere l’eccessiva sensibilità o formicolii agli arti, sintomi dovuti a una compressione dei nervi cervicali
- sindrome cervico-cefalica responsabile di emicrania (un tipo di cefalea), affezioni alla vista o all’udito, vomito e nausea.
Quali sono le cause dei dolori al collo?
Spesso la zona cervicale viene sollecitata oltremodo, a causa di una tensione muscolare dovuta ad un sovraccarico. Questa tensione muscolare dipende da diverse variabili come la sedentarietà, lo stress, oppure l’uso di un cuscino non adatto.
Per altri aspetti, ci sono degli sport che sforzano le spalle, come il ciclismo e il sollevamento pesi. Infine, si segnalano anche colpi di freddo e umidità come fattori scatenanti.
L’eziologia, le cause dei dolori al collo, possono essere di diversa natura:
- cause traumatiche come il colpo di frusta
- cause meccaniche a ripercuotersi sul rachide cervicale, quali la malocclusione dentale, i disturbi posturali (piedi piatti o scoliosi), senza dimenticare la respirazione errata, di tipo toracico e non diaframmatico
- cause metaboliche quando un cattivo metabolismo porta all’indebolimento della massa muscolare
- cause neurologiche per via dell’iperattività da parte del sistema nervoso parasimpatico
Ma è importante considerare come spesso delle situazioni prolungate di forte stress, o di tensione psichica, possono essere annoverate tra le cause dei dolori muscolo-tensivi. Non si tratta quindi solo di cause di natura fisica-funzionale.
Quali sono le terapie per la cervicalgia?
Il medico specialista può fornire al paziente un piano di cure che prevede un trattamento farmacologico e un trattamento fisioterapico. Le strategie e gli approcci del trattamento fisioterapico sono molteplici, la finalità del trattamento va nella direzione di ridurre il dolore, intervenire sull’articolarità in senso migliorativo, e ripristinare la funzionalità di tratto cervicale e spalle, affinché il paziente possa ritornare alla vita che conduceva prima dell’insorgenza della patologia.
Prevenzione, rimedi e consigli
Quando il ciclo di trattamento fisioterapico si è concluso e la sintomatologia dolorosa è finalmente regredita, il paziente può certamente continuare ad adottare gli insegnamenti posturali ricevuti dal fisioterapista, tra i quali vanno ricordati gli esercizi di stretching degli arti superiori. Soprattutto a scopo di prevenzione, chiunque dovrebbe seguire alcune buone pratiche per il proprio stile di vita.
Un’alimentazione consapevole e una costante attività fisica sono alla base di un benessere generale dell’organismo, mentre cercare di ridurre lo stress ed eventuali fattori d’ansia può favorire il naturale alleviamento delle tensioni delle vertebre cervicali.
Per le ore di sonno buona pratica sarebbe quella di adottare un cuscino ortopedico. Per le ore di lavoro è necessario ricordarsi di avere una postura corretta (specie se si sta al pc) e di tenere in esercizio, anche per soli cinque minuti al giorno, i muscoli del collo e delle spalle. Ultima buona pratica, l’assunzione di integratori alimentari quali magnesio e zinco in un contesto di dieta abbondante in acqua, verdura e frutta, ma povera allo stesso tempo di grassi.