Il reflusso gastrico è una patologia che si presenta con notevoli disagi durante il periodo primaverile. Cosa fare e come rimediare ?
In Italia sono circa 15 milioni le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo: una diffusione così alta che possiamo definire questa condizione come la malattia del terzo millennio.
Si tratta di una patologia da non sottovalutare, anche perché il reflusso potrebbe essere collegato a forme di infiammazione cronica che, a loro volta, rischiano di presentare legami con neoplasie dell’esofago.
Reflusso gastrico in primavera, di cosa si tratta?
Questa patologia si presenta tutte le volte in cui la parete dell’esofago viene a contatto con i succhi gastrici, che solitamente favoriscono la digestione ma in questo caso possono essere causa di bruciore all’altezza dell’esofago o dello stomaco oppure dietro allo sterno.
Non ci sono evidenze scientifiche che leghino indissolubilmente questa patologia con l’arrivo della primavera, ma è un fatto la bella stagione porti l’insorgenza o quantomeno l’aumento di questo disturbo.
Perché il reflusso gastrico aumenta in primavera?
Le pareti dello stomaco sono rivestite di mucose che proteggono dalla secrezione gastrica, che è acida. L’esofago non ha questa protezione, e quando il suo sfintere inferiore non si chiude in modo opportuno, ecco che dallo stomaco risale materiale acido.
Questo disturbo si acuisce durante la primavera, ma più in generale durante il cambio di stagione, perché in questi periodi si verifica un aumento nella produzione di acido cloridrico.
Si tratta, verosimilmente, di un’eredità delle generazioni che ci hanno preceduto: l’alimentazione durante l’inverno era più contenuta e richiedeva meno produzione di succhi gastrici, mentre in primavera, con l’inizio del raccolto, ecco che s’iniziava a mangiare di più.
Le cause del reflusso
Reflusso gastroesofageo, gastrite e ulcera peptica (un’importante complicazione) sono dovute da un eccesso di acidità gastrica, specie dopo i pasti. Vediamo in modo più specifico quali possono esserne le cause:
- lo stress, che influisce in modo particolarmente gravoso sul nostro intestino, organo che più di ogni altro accumula tensione, somatizzandola
- un’alimentazione non corretta, con eccessive assunzioni di caffè, alcolici e cibi piccanti
Quali rimedi per il reflusso in primavera?
I rimedi per tenere sotto controllo il reflusso, anche in primavera, consistono principalmente in correttivi ai nostri stili di vita e alla nostra alimentazione. Dovremmo:
- smettere di fumare, fumando aumentiamo la produzione di succhi gastrici e la risalita degli stessi
- ridurre al minimo l’assunzione di antiacidi, che rappresentano solo una terapia d’urto, non devono diventare un’abitudine terapeutica
- ridurre l’eventuale sovrappeso e più in generale tenere sotto controllo il peso
- evitare vestiti stretti al giro vita, perché aumentano la pressione sull’addome, facilitando il reflusso.
Le abitudini alimentari (sane) per contrastare il reflusso
In merito all’alimentazione, dobbiamo:
- diminuire l’assunzione di cibi speziati, acidi, fritti e grassi, perché hanno bisogno di più tempo per essere digeriti
- ridurre l’assunzione di cioccolato, caffè, menta, cipolla, aglio, insieme all’anice, all’alcol e al tè, perché operano una riduzione pressoria della valvola che separa e unisce esofago e stomaco
- mangiare non troppe arance, limoni e pomodori, che potrebbero causare un aumento di acidità gastrica
- evitare bibite e acqua gassate, che contengono anidride carbonica. Lo stomaco risulterebbe più gonfio, aumentando il rischio di reflusso
- lasciar perdere i pasti troppo abbondanti, mangiando poco ma spesso per non riempire troppo lo stomaco e renderne più veloce lo svuotamento.
Ricordiamoci infine di masticare lentamente, perché la digestione inizia nella bocca. Nei casi in cui il reflusso provoca bruciori e tosse più che costanti, invalida la deglutizione e non accenna a diminuire, rivolgersi a un gastroenterologo è una scelta opportuna.